Descrizione
La Cappella del Purgatorio è un piccolo edificio risalente al XVII secolo che sorge in via Salita Chiesa, a sinistra della chiesa madre.
Il suo nome è dovuto al fatto che in essa si svolgevano i funerali dei morti “uccisi”.
La cappella, gravemente danneggiata dal sisma del 1980, fu completamente restaurata e restituita al culto dei fedeli nel 2014 dal vescovo Agostino Superbo. Lo stesso anno è stata prevista l'organizzazione dell'area presbiteriale, con la sistemazione di un altare e un ambone in marmo; la sede della presidenza è in legno. La custodia eucaristica è costituita da un tabernacolo posto nella muratura, alle spalle dell'altare.
L’edificio, in muratura portante continua in pietrame locale intonacato e tinteggiato sia internamente che esternamente, si presenta all'esterno con una facciata caratterizzata dalla sobrietà delle linee architettoniche che, dopo l’ultima ristrutturazione in seguito al terremoto del 1980, ha perso l’antico portale del XVIII secolo e di cui è rimasto solo una parte del timpano che inquadra un’apertura quadrilobata affiancata da altre due piccole finestre rettangolari; conclude, nella parte laterale destra, un piccolo campanile a vela innestato direttamente nella facciata.
Il tetto è a falda unica sull'intera aula. Copertura di tegole a coppi in cotto.
L'interno, completamente rinnovato nell'ultimo restauro, ha schema planimetrico a pianta rettangolare ad andamento longitudinale con navata unica, con l'altare in marmo collocato nella zona presbiteriale leggermente rialzata rispetto al piano di calpestio; la pavimentazione interna è costituita da marmi di buona fattura. Nella parete di fondo, che presenta una piccola rientranza inquadrata da un arco a tutto sesto, è collocato il tabernacolo incassato e delimitato da una cornice lignea a croce. Sulle pareti della navata cono presenti due cornici ovali dove attualmente sono collocate le stampe su tela dell'Annunciazione e S. Raffaele Arcangelo. Antistante l'ingresso è lo stretto e caratteristico vicolo del centro storico che immette, grazie ad una scalinata, nella piazzetta sottostante collocata sul lato ovest della chiesa madre.
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