Descrizione
La cappella, conosciuta popolarmente come “Sant’Anna”, ma chiamata anche “dell’Immacolata Concezione” o “dei Morti”, fu edificata verso la fine del XVIII secolo dalla Confraternita dell’Immacolata e dei Morti ed è l’edificio di culto più conservato del paese, infatti non ha subito manomissioni architettoniche e conserva ancora il pavimento originale in cotto e pietra locale.
La cappella è a navata unica, voltata a vela con lesene e decori settecenteschi. La struttura portante è in muratura di pietra locale. Presenta un elegantissimo altare maggiore policromo in scagliola settecentesco, meglio conosciuto come opere a mosaico di Firenze, molto diffuse a quel tempo nel regno di Napoli tra i nobili e le confraternite, il cui materiale e la cui realizzazione sono di gran pregio.
Su di una pregevolissima cantoria lignea del settecento è conservato un organo coevo e di stessa manifattura. Sotto la volta a botte sono rappresentate, in stucco, l’Immacolata e la Morte. Sulle arcate laterali leggono le scritte dei quattro Novissimi: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso. Sull’altare è esposta una statua lignea databile allo stesso secolo e raffigurante l’Immacolata Concezione. Nella parte retrostante l'altare, oggi adibita a sacrestia, vi è una grotta con stillicidio di acque sorgive.
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