Site logo
Descrizione

La chiesa fu edificata nel 1630 in contrada Maschito per volontà del sacerdote Don Giacomo Manzolillo e fu in seguito donata al clero.

Il primo documento in cui se ne fa menzione risale al 1733, nel quale si legge che fosse confinate con la “forgia” di Antonio Parente; infatti, fino a qualche decennio fa un locale adiacente la chiesa era il laboratorio di un fabbro.

Nel 1741 un giovane sacerdote, Don Rocco di Fiore, riuscì a raccogliere fondi per la ristrutturazione e l'abbellimento della cappella, che venne anche ampliata. A ricordo del restauro fu posta sul portale d'accesso la seguente iscrizione: "Funditus instaurata, Joseph Patriacha, sacellum Hoc Tibi devoti ami charitatc pia. A. D. 1741".

Nel 1750 fu inserita nella facciata, già impreziosita da un imponente ingresso in pietra, una nicchia con la statua lapidea del busto di San Giuseppe con in braccio il bambino Gesù. La statua riporta la firma dell'esecutore "'Andreas" probabilmente Andrea Carrara di Padula. Al 1750 risalgono anche gli affreschi su tre pareti della cappella ad opera di Pietro Giampietro.

Nel 1835, la cappella fu oggetto di una disputa tra il sacerdote Don Filippo Restaino, che voleva fosse riconosciuto su di essa lo iuspatronato dei Restaino e il clero che non acconsentiva. La cappella rimase al clero.

La chiesa fu ridimensionata nel 1873 per permettere l'allargamento della strada statale che passa in adiacenza, subendo la demolizione della parte frontale.

Negli anni 1980-1985 l'adeguamento liturgico ha previsto l'integrazione dell'area presbiteriale, con l’aggiunta di un altare in pietra davanti l'altare tridentino nel quale si trova la custodia eucaristica.

Alcuni lavori di manutenzione e restauro conservativo hanno interessato la chiesa nei primi anni del XXI secolo.

La chiesa, che fu l’unica chiesa a non subire danni con il terremoto del 1857, si presenta all'esterno con una facciata semplice ed elegante impreziosita da un imponente portale in pietra con un'edicola e la nicchia con la statua lapidea del busto di San Giuseppe con in braccio il bambino Gesù. Al di sopra del portale, ai lati, due finestre rettangolari per concludere con un timpano.

Sul lato est al di sopra dell'ingresso laterale che porta alla sagrestia, è collocato un campanile a vela. L'area esterna è immediatamente a ridosso della strada statale che attraversa il paese e la collega con l'area della Val d'Agri.

All’interno si presenta ad un’unica navata e a pianta quasi quadrata, con pavimentazione in piastrelle di cotto. Ha un solo altare in muratura secondo l'uso pre Concilio con due nicchie ai lati, intitolato al santo cui la cappella è dedicata. Il presbiterio, riccamente decorato con stucchi, è delimitato dal resto dell'aula da un arco a tutto sesto e su di esso, rialzato di due gradini rispetto al piano di calpestio, è collocata la mensa d'altare. Alla sinistra della mensa è normalmente collocata, su di un piedistallo, la statua di San Giuseppe, opera del Colombo, che nel 1835 fu trasferita, per il periodo della novena, nella Chiesa di San Zaccaria per ordine di Mons. Moralda vescovo di Marsico e di Potenza, dove si trova tutt’ora.

Gli affreschi che ornano quasi completamente l’interno della cappella sono datati 1750 e sono opera del pittore Pietro Giampietro.

Essi sono presenti su tre pareti della cappella e rappresentano episodi della vita di San Giuseppe: la Natività con adorazione dei pastori, il sogno di Giuseppe, la fuga in Egitto, lo sposalizio della Vergine, il transito terreno del Patriarca, la presentazione di Gesù al tempio e la glorificazione di Santa Teresa d'Avila.

Il taglio che subì la Chiesa nel 1873 è ben evidenziato da due affreschi murali, con cornice curvilinea, tagliati e privati di una parte, collocati sulle pareti laterali appena dopo l'ingresso.

Il soffitto ligneo della navata è interamente dipinto.

L’edificio è in muratura portante continua in pietrame locale intonacato e tinteggiato sia internamente che esternamente, il tetto è a due falde sull'intera navata, con copertura di tegole a coppi in cotto.

Solo tramite appuntamento
Orario di apertura: solo appuntamento Attiva / disattiva il programma settimanale
  • Lunedì

    Solo tramite appuntamento

  • Martedì

    Solo tramite appuntamento

  • Mercoledì

    Solo tramite appuntamento

  • Giovedì

    Solo tramite appuntamento

  • Venerdì

    Solo tramite appuntamento

  • Sabato

    Solo tramite appuntamento

  • Domenica

    Solo tramite appuntamento

  • 05/10/2024 16:58 ora locale

  • Non sono presenti commenti
  • Aggiungi una recensione