Descrizione
Questa chiesa fu realizzata nel 1630 ad opera della famiglia Cataldi, che ne assunse il giuspatronato, ed originariamente intitolata a Santa Margherita di Scozia.
La cappella subì una ristrutturazione terminata nel 1783 che ha riguardato la riparazione e il completamento degli affreschi nella zona presbiteriale, che coprono tutta la volta a padiglione, con l'aggiunta delle decorazioni a stucco e la realizzazione di un altare lapideo finemente lavorato, opera del maestro Giuseppe Martulli.
Lo stesso anno fu intitolata a Sant’Antonio da Padova.
Nel 1964 furono completate delle opere di ristrutturazione. Fu sostituito il pavimento, furono reintegrate le pitture a finto marmo nella fascia inferiore delle pareti, fu revisionato il manto di copertura e rifatto l'intonaco in facciata.
La chiesa è costituita da un piccolo edificio a pianta unica con la zona presbiteriale più alta. L’unica aula è divisa da un grande arco centrale che separa la zona presbiteriale. L'altare lapideo è addossato alla parete di fondo e poggia su un gradino. Oltre alla finestra della facciata principale è presente una piccola apertura ricavata all'imposta della volta a padiglione del presbiterio.
La facciata, rivolta a sud-est, si caratterizza per la presenza di una piccola finestra ad arco ed è sormontata da un piccolo campanile in mattoni.
La struttura portante è in pietrame ed il paramento murario è completamente intonacato.
La copertura della chiesa è a capanna, con un livello superiore in corrispondenza del presbiterio. L'intradosso è costituito da una volta a botte e, nella zona presbiteriale, da una volta a padiglione completamente affrescata.
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