Descrizione
La Chiesa così come appare oggi è stata realizzata grazie al Ministero dei Lavori Pubblici nel 1958, sul terreno dove un tempo esistevano la Cappella di Santa Maria delle Grazie ed il convento di Santa Maria Maddalena (eretto nel 1596 dalla Signora Roberta Carafa, duchessa di Maddaloni, per i frati Agostiniani ed affidato poco dopo ai frati Minori dell'Osservanza, intitolandolo a Sant'Antonio da Padova), entrambi distrutti dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale.
Nel 1978 furono eseguiti degli interventi che comportarono il ripristino di alcune parti dell'intonaco interno ed il collocamento dell'altare lapideo realizzato in pietra chiara, rivolto verso il popolo.
Dopo il terremoto del 1980, sono stati effettuati lavori di consolidamento mediante la costruzione di contrafforti esterni in pietra squadrata lungo entrambi i lati longitudinali.
L’edificio è oggi in stile contemporaneo, con una facciata rivestita in marmo. Ha una pianta ad unica navata terminante con la zona presbiteriale che si eleva per un livello pari a tre gradini e termina con una nicchia circolare; è dotata di un campanile posto presso la zona presbiteriale.
La facciata principale è rivolta a sud ed è costituita da un paramento murario in travertino, mentre la parte centrale è arretrata e presenta il portale centrale e un finestrone superiore ad arco.
Sul lato sud è posto un piano soppalcato che ospita l'organo. I lati sono caratterizzati da nicchie ad arco con oculi circolari. Al di sopra, poste in asse, vi sono delle finestre ad arco.
Le strutture di elevazione sono in calcestruzzo armato con tamponamenti in muratura.
La copertura della Chiesa è a due falde, retta da quattro capriate in calcestruzzo armato visibili all'intradosso
Infine, negli anni '90 stato collocato un ambone in ferro e legno
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