Descrizione
La chiesa madre di Marsicovetere, dedicata ai Santi Pietro e Paolo e ubicata nel centro storico del paese, fu edificata nel 1639 ad opera dei Caracciolo, signori di Marsicovetere.
A causa dei danni provocati dai terribili terremoti del 1857 e del 1980, fu restaurata due volte
Ascrivibile al primo periodo del Barocco Napoletano, la facciata è divisa da due ordini di lesene che si concludono con due trabeazioni aggettanti: quella inferiore, di maggiore lunghezza, è sormontata alle estremità da una coppia di volute capovolte e di sculture in pietra raffiguranti i Santi Pietro e Paolo; quella superiore termina con il timpano. La continuità della superficie di facciata è interrotta dall'ingresso e dalle aperture vetrate, quadrangolari, e dalla nicchia centrale, un tempo sede della cosiddetta Madonna lignea, adesso collocata all'interno.
L'interno è a croce latina e a singola navata con quattro cappelle per ogni lato ed è caratterizzato da due ordini sovrapposti di lesene ioniche che inquadrano gli archi d'accesso alle suddette cappelle laterali e le aperture vetrate superiori. Un arco trionfale divide l'abside poligonale, con cui termina la chiesa, dal transetto, poco sporgente, che è contenuto nel corpo longitudinale della chiesa; il soffitto è scandito da fasce trasversali, incorniciate e di differente cromia. Nell'abside è collocato l'altare maggiore secondo l'uso pre Concilio e un coro ligneo ascrivibile al XVIII secolo, restaurato nel 1999.
Sul presbiterio, rialzato di due gradini rispetto al piano di calpestio e separato dal resto della navata da una balaustra in metallo, si trova il nuovo altare in marmo policromo. Ai due lati sono collocate le statue di S. Pietro e S. Paolo su pregevoli mensole in pietra sorrette da leoni del XV secolo. Nelle cappelle laterali, quattro su entrambi i lati della navata, sono collocati sei altari, tre a sinistra con le statue di S. Bernardino, S. Antonio da Padova e la Madonna del Rosario del XVIII e XIX secolo, e tre a destra con le statue del Sacro Cuore e S. Rocco del XIX-XX secolo, della Madonna Assunta, detta del Volturino, in atteggiamento di estasi, risalente al XVIII secolo, e quella lignea del XIV secolo con la Madonna e Bambino, opera di scuola angioina, in precedenza collocata nella nicchia centrale in facciata, detta Madonna lignea e ribattezzata nel 2000 Madonna del Giubileo
Queste sei effigi scultoree appaiono di natura diversa tra loro poiché sono appartenenti a diversi periodi storici.
Nell'abside sono presenti una serie di dipinti di scuola napoletana del XVIII, realizzati dai seguaci del Caravaggio, secolo dei quali i più rilevanti quelli raffiguranti S. Giovanni Battista, S. Bernardino e l'Incoronazione di Maria. A ridosso della zona presbiteriale e della prima cappella a destra è collocata in una teca la statua con la Madonna Assunta, intitolata del Volturino, del XVIII secolo che ogni anno, a maggio, è protagonista di una intensa processione nella cappella dell'Assunta in località Piano dell'Imperatore. La chiesa possiede anche un fonte battesimale del XVIII secolo collocato nella prima cappella a destra appena dopo l'ingresso insieme ad un dipinto con S. Francesco dello stesso periodo. Sull'ingresso è presente, inoltre, una cantoria in legno intagliato e dipinto del XIX secolo con un dipinto della Madonna con Bambino e santi del XVII secolo collocato in controfacciata; la porta d'ingresso in bronzo fu donata nel 1893 dalla colonia marsicoveterese di Philadelphia.
Esternamente sul lato est, a ridosso dell'abside, trova collocazione il campanile con cella campanaria aperta da quattro monofore e copertura a cuspide ottagonale.
La cupola del campanile fu demolita per timore di un crollo.
L'area esterna è a ridosso di una piccola piazzetta pavimentata sul lato ovest e di uno stretto e caratteristico vicolo del centro storico sul prospetto principale.
Annessa alla Chiesa Madre la Cappella del Purgatorio, del XVII secolo.
Aggiungi una recensione