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Descrizione

L’edificio che attualmente è adibito a municipio, fu costruito nel 1571, su ordine di Marcantonio Caracciolo, I marchese di Brienza, come convento della confraternita dei Frati Minori Osservanti. Il convento, intitolato all’Annunziata, fu trasferito in questo luogo dopo l’abbandono del precedente, edificato in luogo insalubre - infatti era molto umido e vi erano stati tra i frati molti morti per malaria-, in contrada Spineto, oltre il Fiume Pergola. La confraternita tenne una scuola alla quale si formarono molti cittadini illustri di Brienza e molti esponenti del clero locale. La scuola raggiunse il suo massimo splendore nel XVIII secolo, quando Giuseppe Litterio Caracciolo, X marchese di Brienza e uomo formatosi alla scuola illuministica napoletana, istituì una “Società del Rosario” che doveva finanziare varie iniziative umanitarie (monti frumentari, maritaggi, ecc.) tra cui una scuola normale per l’istruzione di fanciulli di ogni ceto. Nel 1866, in seguito alla soppressione della confraternita dei Frati Minori Osservanti, il monastero fu assegnato, dall’Amministrazione del Fondo del Culto, in parte alla provincia di Basilicata da adibire a caserma dei carabinieri, in parte, compresi la chiesa e il terreno circostante (utilizzato dai frati come giardino ed orto e nel quale erano piante esotiche e rare), al Comune, che doveva utilizzarlo a seconda delle proprie necessità.

Il Comune affidò la chiesa dell’Annunziata alle cure del clero e adibì il monastero a municipio.

Per molti anni, inoltre, alcuni locali del palazzo municipale hanno ospitato la scuola elementare e l’avviamento. Gli studenti dell’avviamento, cui erano impartite lezioni di agronomia, coltivavano l’orto che fu dei monaci curando le piante da essi lasciate.

Negli anni ‘60 e ‘70 nel terreno in cui era l’orto furono impiantate due scuole, un cinema ed una piazza, che trasformarono definitivamente l’aspetto dell’intera area.

 

L’edificio, dopo la soppressione dell’ordine dei Minori Osservanti e la sua trasformazione in Municipio, ha subito, nel tentativo di adattarlo alle nuove esigenze, molteplici cambiamenti soprattutto dopo l’ultimo restauro compiuto per riparare i danni del terremoto del 1980.

Il palazzo è sito al centro del paese, su una collinetta a cui si accede tramite una rampa e una scalinata pavimentate entrambe in pietra; esso presenta un’ampia ed elegante facciata, sormontata da un orologio impiantato nel 1900. Avanti al palazzo si estende la Piazza Municipio, al cui centro troneggia il monumento bronzeo, che fu installato insieme all’orologio, di Francesco Mario Pagano, eroe della rivoluzione partenopea, che ebbe a Brienza i suoi natali.

L’edificio si sviluppa intorno ad un cortile in cui è posizionata una cisterna di forma quadrata coronata da una pavimentazione a cotto. Intorno al cortile è un porticato con soffitto a volte un tempo riccamente affrescato; attualmente rimangono solo parte degli affreschi, recuperati dall’ultimo restauro dopo essere stati per anni nascosti sotto uno spesso strato di intonaco, presenti soprattutto nella parte confinate con la chiesa, che affidata, dopo la soppressione dell’ordine alla chiesa, fu utilizzata come passaggio di ingresso laterale. Attualmente, in base ad un accordo stipulato con la chiesa, è in usufrutto del comune. Nella parte sinistra del porticato, una porta immette in quello che fu il refettorio (o oratorio) dei monaci. La stanza con soffitto a volta presenta un pregevole affresco del 1741 raffigurante la Deposizione del pittore Pietro Giampietro. La stanza adibita per molti anni a cinema e teatro è utilizzata come sala riunioni, e fino a qualche decennio fa conteneva un teatrino in legno proveniente dal castello Caracciolo. L’edificio presenta una elegante scalinata a due rampe in pietra, sormontata da un lucernario che immette al piano superiore dove sono gli uffici della sede municipale.

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  • 05/10/2024 16:48 ora locale

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